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1998,
Numero 8

MA LA MAGISTRATURA NON È UN POTERE

di Giovanni Montera

Le critiche che si sono levate contro l'infelice sortita del dr. Almerighi che, pure, un piccolo "merito" potrebbe esserselo guadagnato, qualora la sua "sponsorizzazione" in favore del ministro Flick abbia influito negativamente sull'eventualità di una possibile riconferma si sono fermate "alla superficie", agli aspetti più vistosi del problema dei rapporti tra politica e magistratura, ma nessuna analisi è stata tentata per comprendere se un "esploit" di grande risonanza e gravita, qual è quello effettuato dal dr. Almerighi magistrato ormai navigato, non nuovo a ricoprire incarichi di un certo rilievo, già componente del C.S.M. ed ispiratore ed ideologo della scissione che a metà degli anni '80 portò un gruppo di aderenti alla "vecchia" Corrente di "Impegno Costituzionale" a costituire il c.d. gruppo dei "Verdi" e, quindi, gli odierni "Movimenti Riuniti" non abbia alla base un equivoco ideologico ben più radicato, di quanto non fossero le preoccupazioni provocate dal programma e dalla struttura che il nuovo governo stava per darsi; se, insomma, il malessere manifestato dal dr. Almerighi non attinga a ragioni diversedalle smanie di protagonismo e di sempre maggio...