1998, Numero 9
QUEL CHE SUCCESSE A PALAZZO BARBERINI
di Luigi Preti
La scelta di Giuseppe Saragat l'11 gennaio 1947 è stato un evento fondamentale che ha cambiato la storia italiana. Fino a quel momento le elezioni comunali svoltesi in Italia avevano registrato una larga maggioranza delle sinistre, guidate dal Partito Comunista di Palmiro Togliatti e dal Partito Socialista, del quale era segretario Pietro Nenni e magna pars Lelio Basso. Ricordiamoci che il PSI si chiamava allora Partito Socialista di Unità Proletaria per significare che il Patto di Unità d'Azione con il Partito Comunista doveva essere indelebile in nome del cosiddetto proletariato (allora assai più numeroso che oggi nel nostro Paese). Saragat, esule in Francia, aveva operato insieme a Nenni per il cosiddetto Fronte Popolare; un'alleanza delle sinistre intesa a contrastare una probabile vittoria del centrodestra. Egli credeva ancora nel marxismo, sia pure nella visione moderata di Filippo Turati. Peṛ aveva una prospettiva più ampia dei problemi nazionali e internazionali, e comprese che, se non si assumeva una drastica iniziativa, il Fronte Popolare avrebbe sconfitto in Italia le altre forze politiche, e il nostro Paese, pur non diventando uno Stato comunista, avrebbe dovuto schier...
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