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1998,
Numero 9

IL GOVERNO A DUE

di Critica Sociale

Ifautori del centrosinistra, Saragat e Fanfani in testa, ritenevano giunto il momento di por mano a riforme sociali di vasto respiro, a costo di lasciar fuori dal governo il Partito liberale, rivelatosi troppo rigidamente legato agli schemi del liberismo economico e soprattutto condizionato dalle classi padronali, specie dagli agrari, che gli avevano imposto di non innovare niente in fatto di patti agrari, vecchia questione che si trascinava da lungo tempo. Le difficoltà più serie si ritrovavano all'interno dei due partiti, il PSI e il PSDI, dovendosi nel primo decidere ancora la partita fra autonomisti e «carristi», e accentuandosi nel secondo la pressione dell'ala sinistra MatteottiZagariVigorelli, non favorevole al nuovo previsto impegno governativo del partito. Nenni vinse la prova nel gennaio 1959, ma Saragat dovette addirittura affrontare una nuova scissione ad opera degli intemperanti unificazionisti, che gli rimproveravano di rendere più difficile l'incontro con Nenni facendo una politica di diretta collaborazione con la DC. I termini però questa volta erano diversi. Il governo era senza liberali ed era un governo a due DCPSDI. Il programma comprendeva vasti interventi nell...