Un passato di occasioni mancate complica le scelte di oggi e le contraddizioni sono ancora tutte ben presenti e non sempre avvertite. La situazione è resa ancor più complessa dalla situazione sociale difficile e di problematica interpretazione che ha levato al mondo della cultura molte certezze, ma alla quale comunque chi opera nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione "deve" offrire dei punti di riferimento e dei capisaldo progettuali. Non si può essere almeno perplessi per come si è scoperta in ritardo la portata strategica della questione Malpensa, per come la si è gestita e non da oggi, subendo da parte milanese e lombarda ritardi e tagli ai finanziamenti per opere indispensabili. Ma quantomeno Malpensa ha permesso di mettere in chiaro la dimensione europea e mondiale del sistema urbano milanese e lombardo e ha dato un'occasione importante di visibilità alle istituzioni milanesi. Suscita qualcosa di più che perplessità: è insopportabile il silenzio con cui Milano ha accolto l'ennesimo slittamento dei tempi per l'ultimazione del passante ferroviario, pensato come il RER parigino alla fine degli anni '60 (e poi 10 anni per progettarlo, 5 per decidere la posa della prim...