1997, Numero 2
BICAMERALE, EUROPA ASSENTE
di Rino Formica
Bisogna trovare una strada per un insieme di riforme senza naufragare su tragitti singoli: questo significa delimitare la globalità del campo d'intervento. Di qui la decisione di limitarsi ad affrontare in Bicamerale la seconda parte della Costituzione. Quando si è scelta questa strada si è solo aggirato l'ostacolo perché non c'è dubbio che alcune modifiche che si potrebbero introdurre nella seconda parte dovrebbero modificare e correggere l'impostazione data alla prima parte, quella dei principi generali. Penso, ad esempio, alla questione del federalismo. Introdurre norme sull'autonomia federale si scontra con l'articolo 5 che stabilisce essere l'Italia "una e indivisibile". Quindi si dovrebbe modificare questo punto secondo un principio federale. Ma come? Se si toglie la parola "indivisibile" si avrà un federalismo completo. Se si affermerà che l'Italia è "una repubblica federale una e indivisibile", allora si avrà un federalismo limitato. Lo stesso vale per la grande questione del passaggio da un potere nazionale ad un potere sovranazionale, l'Europa. Si pone, in tal caso, il problema della cessione di una parte della sovranità ad un ente politico differente dallo stato na...
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