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1997,
Numero 2

LA GUERRA CHE NESSUNO HA MAI VINTO

di Emanuele Giordana

Aoltre 15 mesi dalla firma degli accordi di Dayton, la Bosnia resta ancora un paese diviso dove continuano a comandare le leadership nazionaliste che guidarono il conflitto e che esercitano una pressione costante sulla popolazione residente e profuga per rinsaldare le posizioni nei tenitori purificati etnicamente. Anche se i bosniaci, siano essi croati, serbi o musulmani, cominciano a pensare di essere stati ingannati e di aver combattuto una guerra dove non ha vinto nessuno e dove ognuno ha perso qualcosa. Sarajevo E' cambiata Sarajevo negli ultimi mesi. La ricostruzione ha fatto passi da gigante, almeno per quanto riguarda buona parte degli edifici danneggiati dalla guerra. I negozi nascono a vista d'occhio e si fatica a trovar posto nei ristoranti che crescono come funghi, tanto quanto i prezzi dei loro menù. Un'aria primaverile, in quello che è stato uno degli inverni meno rigidi della cronaca recente, permea l'aria frizzante della capitale bosniaca. Anche il traffico è aumentato, sostituendo gradualmente l'andirivieni dei mezzi blindati della Sfor (la forza multinazionale della Nato) e delle fuoristrada candide dei vari organismi della cooperazione internazionale. Che girino s...