In una competizione elettorale, come quella delle scorse settimane in occasione del rinnovo di numerose amministrazione comunali e provinciali, lo spoglio delle urne non è stato tale da consentire ai principali contendenti la soddisfazione d'aver raggiunti i risultati sperati. Lo stesso stato d'animo va registrato anche tra i sostenitori delle altre liste, che sono state presentate agli elettori, comprese quelle socialiste. Si dovrà procedere ad analisi molto particolareggiate, giacché le singole realtà si sono presentate con fisionomie ancor più spiccate del solito e sempre più refrattarie alla riconduzione a minimi comuni denominatori. I dati comuni, in realtà, sono molto pochi. In primo luogo, l'insofferenza per il sistema elettorale in atto, che ha portato alla proliferazione delle liste presentate. Il punto di partenza d'ogni considerazione deve essere la sempre crescente insoddisfazione per questo sistema pseudomaggioritario, che porta l'elettore ad un'iniziale simpatia per tutti coloro che mostrano di non condividere la logica e si dichiarano pronti a metterne in luce l'inadeguatezza. In secondo luogo, però, bisogna pur dire che la riduzione della competizione al confronto t...