1997, Numero 2
FABIANI E FINMECCANICA
di Critica Sociale
Francamente abbiamo molte osservazioni da fare su tutti e tre i protagonisti del recente scontro intorno a Finmeccanica: Fabiani, la lobby IRI presidenza del Consiglio (alias Michele Tedeschi Enrico Micheli), il Ministero del Tesoro (Mario Draghi). L'attuale punto debole di Fabio Fabiani è lo stesso di molti anni: egli ha pensato una Finmeccanica molto centralizzata, che ha in corpo un deficit molto rilevante. L'IRI, però, non può accorgersi solo ora di queste caratteristiche negative della leadership Fabiani: si tratta di cose note da anni. In ogni caso è significativo e paradossale che sia stato questo governo e non quello precedente di Berlusconi a liquidare Fabiani. Infatti Fabiani: l'uomo che ha impersonato il rapporto fra la sinistra D.C. di De Mita, il PCIPDS, la lobby debenedettiana di Repubblica e dell'Espresso, è una sorta di ispiratore dell'operazione Ulivo. Ebbene che un personaggio del genere sia stato messo nelle condizioni di doversi dimettere da Presidente di Finmeccanica, la dice lunga sia sui giochi di potere praticati all'ombra di Prodi sia sugli orientamenti del Ministero del Tesoro per quello che riguarda la politica industriale e le privatizzazioni. Infatti ...
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