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1997,
Numero 3

BICAMERALE, TATTICISMI SENZA RIFORME

di Vincenzo Corvini

Quando un futuro studioso si troverà ad esaminare le Costituzioni italiane avrà ben modo di riflettere criticamente sui modi e sulle personalità che portarono alle due Carte fondamentali delle Repubbliche. La prima venne a maturazione e fu fondata dopo eventi tragici: una ventennale dittatura, una guerra mondiale, una guerra civile. Eventi tragici e sanguinosi che insegnarono ai Costituenti del 1946/1947 a chiudere quei varchi istituzionali nei quali s'erano inseriti il fascismo e tutto il suo drammatico susseguirsi di avvenimenti. Non solo, ma i Costituenti del 1946/1947 si collocarono nell'ottica di scrivere una Costituzione che avesse riguardo agli interessi del Paese alla, luce delle convinzioni politicomorali dominanti. Convinzioni politico morali che erroneamente vengono spesso di questi tempi definite ideologie, ma che allora accomunavano gran parte delle forze politiche, già unite tra loro nel C.L.N. Ma un altro aspetto di quel processo costituente va sottolineato ed è un aspetto che emerge dalle cronache parlamentari dell'epoca e trova piena documentata ricostruzione in un magnifico libro, ormai da tempo esaurito, di Lelio Basso, "Il principe senza scettro". Si tratta de...