Queste elezioni saranno un rito, il cui esito è fin d'ora prevedibile. Ma il quadro di garanzie entro il quale sono state organizzate lascia a dir poco a desiderare. Salima Ghezali ce lo aveva detto, qualche giorno prima delle elezioni algerine, fornendo in sovrappiù un quadro talmente esatto dei futuri risultati elettorali dal lasciare impressionati. Aveva previsto non solo lo scontato successo del Raggruppamento Nazionale Democratico, il partito costituito a immagine e somiglianza del presidente Zeroual, ma anche l'affermazione di quegli integralisti del Re di Prussia raccolti nell'ex partito Hamas, oggi Msp. Giornalista senza giornale, da quando La Nation è stato chiuso con la scusa dei bilanci che non quadravano, ferocemente critica verso il regime politicomilitare che siede ad Algeri, questa ex insegnante di letteratura all'apparenza non ha nulla di quella combattività con la quale si è imposta come una delle rappresentanti di spicco dell'intelligencja critica algerina nel periodo sicuramente più tragico che il paese norafricano sta vivendo. Ma è ben consapevole di esser percepita come una figura opposta e speculare a quella "occidentalizzata" di Khalida Messaoudi, anche se ...