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1997,
Numero 4

GIUDICI BLU ENTRO IL DUEMILA

di Paola Caridi

Fino ad ora, l'unica cosa certa è la vittoria diplomatica di Francesco Paolo Pulci, rappresentante italiano presso l'Onu. È stato lui, in questi anni, a non demordere, a spingere per un ruolo dell'Italia più importante e visibile nel Palazzo di Vetro. E il risultato più concreto, la settimana scorsa, è stata la raccomandazione di Roma come sede della Conferenza plenipotenziaria che dovrebbe svolgersi nel giugno 1998, fatta dal Comitato Preparatorio delle Nazioni Unite. Tema: Entro il '98 l'istituzione di un tribunale penale internazionale permanente, chiamato a giudicare e punire reati come il genocidio o crimini contro l'umanità. Una corte, insomma, che dovrebbe rendere definitiva l'idea di una giustizia penale che non si fermi ai confini nazionali, ma che anzi sia in grado di esercitare quel diritto di ingerenza di cui tanto si è discusso durante la guerra in ex Jugoslavia. Una giustizia internazionale che vada oltre le potenti sbavature dei processi di Norimberga e Tokyo, dove si punirono i crimini commessi nella seconda guerra mondiale. E che superi le impasse burocratiche, finanziarie e soprattutto politiche dei tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia e il Ruanda: tribunali pe...