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1997,
Numero 4

NON SERVONO PATENTI

di Giovanni Senziani

Ogni volta che si accede all'informazione, sia essa televisiva che stampata, si prova un profondo sconforto. Fiumi di parole spesi per raccontare il nulla, mentre il tutto accade od è in un prossimo programmato addivenire. Il nostro mensile, scritto con intelligenza, con passione sincera ed accorata, in fondo poi ti lascia anch'esso un senso di vuoto, di inanità ed impotenza, che tra breve logorerà anche "gli irriducibili socialisti della base". Sono due ani che stiamo dibattendo del sesso degli angeli, senza voler capire che un conto è fare della filosofia politica, un conto è far politica. Ed i compagni vogliono fare politica, entrare nei consigli comunali, nelle commissioni, far sentire che ci sono, con le proprie idee (Dio mio quante poche ce ne sono!), con la propria esperienza e spirito di sacrificio. E non si venga a dire che si è spinto dalla voglia dei posti, da anelati carrierismi. Un socialista deve dimostrare non solo di essere capace, ma anche di essere onesto, perché, anche se in faccia non te lo dice nessuno, sono lì ad aspettare ogni tuo passo falso per poterti impallinare. Iscrivendoci al Partito Socialista sapevamo di dover lottare e pagare pegno, ma per favore ...