1997, Numero 5
RITORNO E NOSTALGIA
di A.S.
Un bilancio dell'ultima stagione editoriale dominata da un grande israeliano e da uno sconvolgente giapponese. Di viaggi fatali e di ritorni parla il nuovo romanzo di Abraham B. Yehoshua, intitolato per l'appunto Ritorno dall'India (Einaudi, 32.000 lire), una conferma non solo delle grandi qualità letterarie di quello che è il massimo esponente della narrativa contemporanea israeliana, ma della sua capacità di dilatare le situazioni più scontate (e più raccontate) della vita per farle divenire vere e proprie stazioni di un cammino di salvezza. In Ritorno dall'India, storia di un giovane medico che torna da un viaggio nel subcontinente indiano ferito a morte dall'innamoramento per una donna enigmatica, l'occhio di mosca dello scrittore israeliano torna a esercitarsi sui suoi temi prediletti, l'amore, il matrimonio, la generazione, il lutto (protagonista sia di Cinque Stagioni che de Il signor Mani), proseguendo quella fenomenologia dei sentimenti iniziata con L'Amante e con i racconti de Il Poeta continua a tacere. Altrettanto irrinunciabile dell'ultimo Yehoshua, un altro scrittore dell'attenzione, il premio Nobel giapponese Kenzaburo Oe ci offre con Gli anni della nostalgia (Garzan...
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