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1997,
Numero 5

ANNI DI PIOMBO IL PREZZO DELL'OBLIO

di Riccardo Nigro

L'ultimo tormentone estivo è stato l'indulto per 200 persone ancora in carcere per fatti legati agli anni di piombo. Da una parte quelli che con l'indulto vogliono archiviare definitivamente una tragica stagione da tempo conclusa, dall'altra chi non vuole dimenticare. E giù articoli, interviste, discussioni a favore dell'una o dell'altra tesi ma senza mai approfondire troppo. Tutte due le posizioni, infatti, sono sostanzialmente pelose. Vediamo perché l'indulto. È come dire: sei colpevole ma non ti punisco o ti punisco meno di quanto meriti. Rispetto a un processo ad un fenomeno storico, è quanto meno ambiguo. Per chiudere, si chiude con l'amnistia, come fece Togliatti per i crimini commessi durante la guerra civile. Con l'indulto non si chiude, si archivia. Va chiarito, però, che le pene affibbiate ai "terroristi" furono notevolmente aumentate da leggi "speciali" applicate perciò da tribunali speciali che crearono una notevole disparità di trattamento tra la delinquenza comune e i terroristi. In altre parole un rapinatore sconta una pena edittale di dieci anni, un rapinatore terrorista di quindici. Tutti e due hanno rapinato, ma il secondo paga di più. Questa singolare giustiz...