1997, Numero 5
MALGA PORZÙS POLITICALLY CORRECT
di Fiamma Salimbeni
Alla fine non resta poi molto. Tranne l'amara considerazione di Carlo Sgorlon, lo scrittore friulano che, dando alle stampe per Mondadori nel marzo scorso La malga di Sîr, ha in qualche modo iniziato la discussione su Malga Porzùs e sulla Resistenza nell'estremo nordest italiano. Naturalmente un romanzo non è stato sufficiente a sollevare il caso. E' stato necessario un film, non eccelso, Porzùs di Renzo Martinelli. Una di quelle pellicole di cui, al momento della proiezione alla Rassegna cinematografica di Venezia, si era già detto tutto e il contrario di tutto, a riprova della loro pretestuosità. Resta comunque il fatto che probabilmente non si sarebbe parlato tanto dell'argomento se non vi fosse stato il libro e se Adriano Sofri, dal carcere di Pisa, non avesse trovato la voglia di affrontare la questione nella sua rubrica settimanale su "Panorama". Intervistato da una delle tante televisioni alla ricerca di impossibili colpi sensazionali, Sgorlon si è come rattristato e ha sostenuto con mestizia che ben povera cosa è un paese che non sa affrontare la probabile verità del suo passato storico a distanza di più di mezzo secolo. E ben più povera cosa è un paese che si dimostra in...
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