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1997,
Numero 6

MA QUALE MONUMENTO!

di Critica Sociale

Anche il camerata Kesserling aveva fatto una proposta del genere: pretendeva che gli italiani gli costruissero un monumento in memoria dei morti, delle distruzioni e degli stermini dai lui ordinati durante l'occupazione nazista. Adesso è analogamente, il camerata Di Pietro, candidato dell'Ulivo nel Mugello, pretende di restituire l'onore al PSI pensando di ottenere, in cambio, un monumento elettorale fatto di schede trionfanti e di consensi plebiscitari. Come si conviene ad uno come lui che ha riportato il Paese indietro, nei secoli bui del nuovo fascismo, del neo giustizialismo, della mistica autoritaria opportunamente camuffata dai corifei mediatici, aizzati dal bergamasco Tremaglia e dal rinnegato Veltri. No, camerata/compagno Di Pietro, non avrai questo monumento dai socialisti. I quali, nel Mugello e altrove, non ti daranno né il voto né la pretesa (oscena) di sdoganarli. Sarebbe infatti una vergogna immensa per qualsiasi socialista il solo pensiero che dovresti essere tu a restituire quell'onore che, implicitamente, ritieni avere tolto loro. In realtà, l'onore dei socialisti è qualcosa che non rientra neppure minimamente nelle tue "competenze" e neppure nei tuoi pensieri. T...