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1997,
Numero 6

BICAMERALE, LUCI E OMBRE

di Marcello Pera ? Intervista di Stefano Carluccio La Bicamerale chiude i battenti e passa, all'esame del dibattito Parlame

"Qui il discorso si complica. Premetto che, in ogni caso, quello che oggi può sembrare negativo, alla prova dei fatti potrebbe dimostrarsi positivo e viceversa. Molto dipende dai rapporti di forza, dalla classe politica che gestirà l'avvio della nuova Costituzione. La Carta non è solo un fatto formale, come ci insegna la stessa storia della Costituzione del '48: c'è una costituzione materiale che nella vita concreta si afferma sulle stesse aspettative formali. E' un processo naturale di adattamento storico di ogni legge." Su quali punti, al momento, sente di potersi dire soddisfatto e su quali altri lo è meno? "Lo sono poco sulla soluzione adottata per la forma presidenziale dello Stato. Non mi riferisco né alla qualità, né alla quantità dei poteri attribuiti al Presidente, ma al divario tra poteri formali e poteri di fatto. Un presidente eletto dal popolo è logico che aspiri alla guida del governo, o almeno a presiedere il Consiglio dei Ministri. Questo non c'è. Ma potrebbe di fatto sostituirsi al Primo ministro in modo surrettizio. Insomma c'è un divario tra rappresentatività e responsabilità politica della nuova figura del Capo dello Stato." Sul federalismo che giudizio ha? ...