1997, Numero 6
CITTÀ METROPOLITANA NEL FUTURO DI VENEZIA
di Umberto Carraro
AVenezia tornano i socialisti. E tornano per conquistare un proprio ruolo politico in occasione delle elezioni amministrative del 16 novembre. Non in cerca di rivincite sbagliate, ma per l'insopprimibile diritto a esistere, a parlare, a battersi per le proprie idee. I socialisti tornano autonomamente dai due poli, dell'Ulivo e del Polo della Libertà, per ridare alla città lagunare una opposizione democratica, costruttiva e battagliere. Una posizione, questa, che deriva direttamente dalla situazione in cui versa l'Italia tutta: un Paese senza opposizione e con la maggioranza; divisa su tutte le questioni è, infatti, un Paese allo sbando che, per la conservazione del potere, rischia di farsi regime. Le proposte dei socialisti per Venezia riguardano: una Città Metropolitana con poteri speciali riguardo al regime fiscale, l'ordine pubblicò e l'alienazione di immobili, la chiusura mobile delle acque di porto, la metropolitana di superficie e subacquea, la portualità commerciale, Porto Marghera rinnovata nelle attività e nelle funzioni, il passante autostradale. E infine: l'aeroporto di Tessera, il Nuovo Stadio, l'Arsenale come fondaco della cultura, uno dei principali motori economici d...
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