Alcuni economisti nordamericani hanno recentemente rilevato che il basso tasso di disoccupazione negli States è attribuibile non solo alla regolazione flessibile del mercato del lavoro ma anche, e soprattutto, alla diffusa capacità di promuovere microimprese nei settori tradizionali come quelli più innovativi. Era già stato d'altronde il G7 di Lille, nel 1996, tutto dedicato al tema dell'occupazione, a sottolineare come lo sviluppo delle piccole e piccolissime imprese debba ritenersi la soluzione principale per obiettivi di larga occupazione, tanto nei Paesi industrializzati quanto in quelli in via di sviluppo, quanto nelle economie in transizione. Si recepisce così peraltro una linea già affermata da tutte le Agenzie e i Programmi del sistema delle Nazioni Unite che si occupano di promuovere sviluppo e occupazione. Emblematicamente la stessa Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), la storica Agenzia di Ginevra sorta nel 1919 per impulso della cultura lavorista europea che ha scritto tutte le regole internazionali posto ora al centro delle proprie attività di assistenza tecnica allo sviluppo la promozione dell'autoccupazione e della microimpresa. Il tema è stato oggetto di ...