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1997,
Numero 6

LE TERRE PROMESSE

di Ida Lubin

C'è qualcosa di marcio in Danimarca. Qualcosa non quadra nell'ultimo romanzo di Milan Kundera. A lanciare l'avvertimento è Gabriella Bosco sulle pagine di Tuttolibri, il supplemento della Stampa, dove recensisce L'Identità (traduzione di Ena Marchi, Adelphi pp. 176 Lire 26.000), un romanzo di cui per il momento non sappiamo dirvi nulla, tranne che dovrebbe trattarsi di un libro ancora più "parigino" del precedente La lentezza. Essendo il "pariginismo" una qualità letteraria spuria e leggera (e l'iperparigino Balzac?), la Bosco farcisce la sua recensione di caute ed argute perplessità. Libro e recensione, ad ogni buon conto, sono in "prima mondiale per l'Italia" e dunque: scoop. Nella categoria degli autori che tornano in libreria ma non sono più gli stessi di un tempo, intanto, si avanza il lunare Michel Tournier. Con un libro, essenziale o risicato a seconda dei punti di vista, Eleazar ovvero La Sorgente e il Roveto (Garzanti, 99 pagine, 20.000 lire, tradotto da Idolina Landolfi), che è quasi una didascalia dell'Esodo biblico. Tournier racconta la storia di un pastore irlandese che emigra nel Nuovo Mondo ricalcando passo passo la biografia del profeta Mosé, con tanto di usci...