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1997,
Numero 9

Una voce controcorrente

di Critica Sociale

Ci avviamo verso un’altra fine d’anno e dovremmo provare a ricapitolare il “Quid Noctis” socialista e laico ben sapendo che il 17 febbraio ‘98 si celebra il sesto compleanno dell’azione giudiziaria che ha colpito a morte la Prima Repubblica con una buona parte della sua classe dirigente, e che da allora nulla è più come prima per l’universo socialista e che nulla è più come prima per i partiti e le istituzioni democratiche nate e cresciute dalla RESISTENZA, che la situazione politica italiana è ingessata dallo schema maggioritario e bipolare che la dialettica politica si esprime nel ridotto ulivista ovverosia attorno alla coalizione che si è formata attorno ai gruppi politici e di potere graziati dalla mattanza di tangentopoli che vede l’ex Partito Comunista far ruotare attorno a sé uno spezzone di reduci dell’ex DC, dell’ex PSI, ed eterogenee personalità che hanno vieppiù assunto, nel vuoto lasciato dalla partitocrazia, un ruolo predominante più nel dibattito politico che nel peso reale ed effettivo del consenso democratico che è restato grosso modo quello che esprimeva in passato i partiti della Prima Repubblica, mi riferisco ai vari Di Pietro, Dini, Maccanico, ed ai sindaci pleb...