2006, Numero 4
Serve più trasparenza sui “danni collaterali” e le vittime civili
E’ necessaria una normativa internazionale che imponga ad ogni Paese che intraprende una guerra di “intervento umanitario” monitorare e rendere noti tempestivamente i dati dell’impatto militare sulla popolazione civile. A questi Paesi dovrebbe essere imposto di presentare un rapporto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per renderli di pubblico dominio
di Greg Austin
Nonostante il boom degli impegni che nella scorsa decade gli stati hanno preso in tema di sicurezza umana (human security), non c’è stata, dal punto di vista giuridico, una corrispondente tendenza correttiva e di aggiustamento in aspetti rilevanti della sicurezza internazionale. Non c’è un meccanismo internazionale operativo che assicuri a questo adeguamento giuridico uno sviluppo consistente e tempestivo, tale da riflettere impegni politici esistenti o consuetudini emergenti del diritto internazionale. Il summit «Millenium Review» non è riuscito a indicare alcuna direzione, ma di certo ha avuto come risultato dichiarazioni politiche forti, utili come fondamenta per nuovi sforzi.
L’approccio progettuale Nei prossimi due anni l’istituto «Asian Century» e il fpc (Foreign Policy Center), più nuove partner organisations, condurranno una serie di seminari e conferenze studiate per: – identificare l’intero raggio d’azione dei nuovi impegni in materia di human security; – mobilitare il sostegno per una soluzione legislativa del problema; – delineare le fasi iniziali di questa soluzione legislativa generale.
Collegamenti con altre questioni di sicurezza internazionale Parte essenziale de...
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