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2006,
Numero 5

“Il nuovo corso” del PSI ha anticipato di dieci anni il New Labour di Blair

“Rinnovamento teorico della sinistra, innovazione democratica, modernizzazione sociale: tre capisaldi della politica di Craxi riconosciuti ancora oggi dai suoi stessi critici come contributi originali allo sviluppo di un moderno pensiero democratico europeo”.
di Stefano Rolando

Queste le parole iniziali del brillante saggio di Ugo Finetti con cui ha di recente introdotto una selezione di discorsi di Craxi e di documenti del PSI: “Per comprendere il ruolo svolto da Craxi bisogna partire dall’odio che ha suscitato: nessun altro leader politico è stato infatti così inviso negli ultimi 25 anni”.
Dal momento che quell’odio (come, va anche detto, la corrispettiva passione e fiducia di una parte degli italiani) era di sostanza più che corrispondere alle modalità con cui Bettino Craxi rappresentava i suoi argomenti, non è “la comunicazione” il principale corpo del reato. Come Finetti descrive rigorosamente, politiche furono le scelte tese a rendere il PSI un soggetto protagonista dei destini del Paese partendo da una posizione minoritaria e declinante e politiche furono le reazioni dell’insieme degli interessi scomodati. Evidentemente assertiva e di battaglia fu la comunicazione scelta per interpretare e rendere visibile quel confronto.
Ciò detto, essendo la “tonalità” un carattere che fa la differenza nei processi di comunicazione, tuttora gli effetti dei toni di Craxi e del PSI di quegli anni vengono anteposti ai giudizi politici. Si è letta sui quotidiani qu...