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2006,
Numero 6

Ancora sulla necessità di investire nella ricerca

“L’Autore non demorde e giustamente insiste sul fatto che l’Italia sia il fanalino di coda in Europa negli investimenti per la ricerca legata allo sviluppo e nelle infrastrutture. Si tratta di grosse somme che i singoli o le medie imprese non possono sostenere. Ma è una ciambella di salvataggio strategica per non affogare nella globalizzazione. Più creatività, più autonomia e meno trasformazione”
di Walter Joffrain

La solidità della crescita di un Paese, la capacità di investire nei settori industriali con maggiore potenziale di sviluppo e la sicurezza economica dei cittadini costituiscono i presupposti per una strategia economica che garantisca ad ogni individuo opportunità di crescita e di miglioramento sociale e culturale.
Questi principi, sanciti all’interno dell’Hamilton Project, confermano come oggi la ricchezza e la solidità di un Paese non si basi più solamente sulla manodopera e sulle risorse naturali, ma sul tipo di formazione che il Paese è in grado di proporre ai propri giovani e sul numero di risultati ottenuti con la ricerca scientifica.
La valorizzazione del capitale intellettuale rappresenta un obiettivo fondamentale per la crescita culturale, scientifica ed economica di un Paese, anche per metterlo in condizione di cogliere nuove opportunità di sviluppo in un contesto internazionale sempre più dinamico e competitivo. Nell’Hamilton Project è chiaramente indicato come la crescita economica sia stata da sempre sostenuta dall’innovazione scientifica e tecnologica, dalla capacità di attrarre cervelli dall’estero e dal miglioramento delle infrastrutture materiali a sostegno del...