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2006,
Numero 6

Quale politica dell’Italia in un’Europa senza leadership?

“Il ruolo del Nostro Paese è stato quasi sempre marginale e disinteressato alle vicende europee. Prova ne è la scarsa conoscenza e sfruttamento delle risorse comunitarie. Questo nonj siglòifica che il nostro Paese non abbia in alcuni casi giocato un ruolo rilevante. La Francia e alla vigilia delle elezioni, la Gran Bretagna trova un’opinione pubblica difficile all’integrazione. Rivedremo l’asse italo- tedesco?”
di Roberto Adamoli

L’Italia è da sempre carente di una chiara e lineare strategia europea. Questa è la conclusione cui giunge Marco Giuliani nel suo libro “La politica europea, politiche pubbliche in Italia” dopo un’accurata illustrazione delle caratteristiche e delle modalità della partecipazione italiana all’Unione Europea. Tale attenta ricostruzione offre lo spunto per un’analisi del processo di “europeizzazione” del nostro paese e delle prospettive della nostra politica europea.
La classe politica e l’opinione pubblica italiana hanno da sempre la fama di ferventi europeisti. Tuttavia, l’interazione tra il sistema politico italiano e l’ordinamento comunitario si è rivelata spesso superficiale e faticosa, come dimostra la proverbiale lentezza nel recepimento della legislazione comunitaria. L’inutile e rapidamente dimenticato referendum consultivo del giugno 1989 sul conferimento del mandato costituente al Parlamento Europeo rappresenta il chiaro esempio di un approccio retorico e poco pragmatico (Giuliani, 2006).
Alla base di ciò sta una non completa consapevolezza della natura dell’Unione Europea. L’Unione Europea rappresenta uno “stato regolatore” al quale gli stati nazionali delegano specifi...