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2006,
Numero 8

“Scrivo da Budapest in rivolta…”

“Il giovane giornalista dell’Avanti! si trovava in ottobre ad un congresso internazionale della gioventù socialista in Germania, quando giunsero le notizie delle prime manifestazioni a Budapest. Varcata la frontiera poco prima che venisse chiusa si trovò così ad essere il primo e, per una settimana, l’unico corrispondente occidentale presente durante l’invasione dei carri sovietici. Gli articoli erano dettati telefonicamente all’Avanti! o con dispacci del telegrafo. Una testimonianza d’eccezione che un Nenni turbato e commosso volle farsi raccontare più volte per intero – ricordò Fossati – prima di scrivere il famoso editoriale per l’Avanti! con cui poneva fine all’unità con i comunisti”.
di Gigi Fossati

Le prime corrispondenze di un giornalista occidentale furono quelle dell’Avanti!

Scrivo da Budapest in rivolta
Budapest, 24 ottobre.
Dal primo pomeriggio di martedì ho seguito ora per ora, ininterrottamente sino al momento in cui trasmetto queste note, le manifestazioni popolari, gli episodi insurrezionali di Budapest. Ho cercato in continuazione di mettermi in contatto telefonico col giornale e ho cercato di far ritrasmettere il servizio via telescrivente da Varsavia o da Praga. Ma non ci sono state possibilità. La capitale ungherese è stata completamente isolata, lo è àncora. Le ho quindi affi-date ad un amico musicista in partenza per l'Italia. Cerco ora di ricostruire i fatti di cui fui testimone dal loro inizio, uno fra i pochi giornalisti stranieri che si trovavano a Budapest. Trasmetto le note segnate sul mio taccuino spesso in circostanze drammatiche. Esse, pur nella loro stesura affrettata, rispecchiano lo svolgersi cronologico degli avvenimenti. Alle ore 14 esatte di martedì ebbe inizio una manifestazione studentesca. Incontrai un corteo di allievi dell'Istituto Lenin sul viale che costeggia il Danubio, diretto verso la piazza Petoefi. L'Istituto Lenin prepara insegnanti...