2006, Numero 9
Post-comunismo, il Giallo del XXI secolo
di Stefano Carluccio
Seppur tragica, l’ironia della sorte ha voluto che alla celebrazione di Budapest del 24 ottobre scorso per i Cinquanta anni della Rivoluzione anti sovietica fosse delegato in rappresentanza del Governo italiano Massimo D’Alema quale ministro degli Esteri. Le contestazioni verso il premier ungherese Gyurcsany, gli incidenti con sparatoria della polizia, i due morti, tutto sembra aver congiurato per mettere a disagio il ministro dalle cui dichiarazioni a caldo č emerso l’ imbarazzo della situazione in cui si č trovato: un’occasione mediatica sprecata per la stupiditŕ degli organizzatori. L’errore, secondo il ministro, e’ stato infatti quello di non aver “evirato” le celebrazioni facendole svolgere in un posto chiuso al pubblico. Gyurcsany come D’Alema sono stati entrambi ai vertici dei rispettivi partiti comunisti ed ora sono colleghi nel PSE dove hanno trovato ospitalitŕ decine di altri ex dirigenti comunisti dell’Est dopo l’89. Non vi č strumentalitŕ in questo rilievo, ma la presa d’atto di come l’ingresso in massa degli ex PC dell’Est nell’organizzazione del socialismo europeo si sia realizzata in un batter d’occhio, senza neppure quel “questionario sui valori” che il “mastin...
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