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2006,
Numero 9

Con Blair, dopo Blair la frontiera del New Labour

“E’ di uno tra i più stretti collaboratori del Premier inglese questo testo tratto dal discorso su “The Sovereign Debates” che rappresenta il Manifesto della nuova sfida neolaburista per il proprio rinnovamento in vista del dopo-Blair a Downing street. Con Blair dopo Blair, dunque, per avventurarsi sulla strada dell’innovazione democratica con cui ridisegnare un nuovo rapporto tra Cittadini e Stato fondato su una redistribuzione di potere (“Empowering citizens”) dal governo agli individui e alle cominità. E’ l’orizzonte d’avanguardia del socialismo liberale che assume forma concreta nella più forte nazione europea. Un’aspirazione in cui in Italia è all’avanguardia il mondo cattolico (Sussidiarietà) per l’arretratezza culturale del nostro mondo laico”.
di Alan Milburn

La politica, come è ovvio, sta cambiando. […] Per oltre un decennio, Tony Blair ed il New Labour sono stati la forza egemone della politica britannica. Blair ha fatto più che rendere il Labour un partito eleggibile […] Ha ridisegnato il panorama politico e creato una nuova ortodossia nella politica britannica. Un'ortodossia che va aldilà delle singole policy, giungendo ad assumere un approccio politico - liberale in politica economica e sociale, internazionalista in politica estera - che coniuga diritti e responsabilità, che fa delle riforme e degli investimenti nei servizi pubblici la via moderna alla giustizia sociale. La Gran Bretagna, per questo, è oggi un paese migliore, più forte, più giusto.

È qui che si misura la vera grandezza politica, ovvero la capacità di modellare una nuova ortodossia che sopravviva alla vita politica del suo interprete venendo assunta come norma non solo dai sostenitori ma anche dagli avversari. Il problema di Cameron è riuscire a convincere il suo partito ad abbandonare la vecchia ideologia ed accettare questa nuova ortodossia. E questa è un'opportunità per il Labour, ma il partito dovrà dimostrare di avere ancora vento tra le vele e di sapere indi...