2006, Numero 9
La contesa resta al centro
“Enoch Powell ha detto una volta che i Tory hanno una grande sensibilità su dove prendere i voti. I Tory vengono dati in testa da ormai 24 sondaggi consecutivi. Ma una improvvisa sterzata a sinistra del Labour consentirebbe a Camerun di proseguire indisturbato. E’ stato questo l’errore di Al Gore contro Bush che abbandonò il centro per una campagna di sinistra populista. Un errore del quale Gordon Brown, attento studioso della politica Americana, è senz’altro consapevole”.
di Robert Philpot
Quando, a metà degli Anni 90 il governo di John Major entrò in crisi, quei tatcheriani che non avevamo mai metabolizzato la fine politica della loro eroina e che tolleravano poco il conservatorismo soft che il suo successore aveva inizialmente cercato di introdurre, offrirono due rimedi alla malattia dei Tory. Il partito, proponevano, avrebbe dovuto cambiare leader e spostarsi a destra, marcando una netta linea di demarcazione con il New Labour. Se questa terapia si fosse rivelata inefficace, argomentavano, il partito conservatore avrebbe dovuto considerare l'ipotesi di un periodo all'opposizione, come un'opzione per nulla da scongiurare; un'opzione che avrebbe permesso al partito di ricaricare le sue batterie ideologiche mentre il Labour avrebbe confermato al popolo britannico la sua inettitudine al governo.
Sono trascorsi dieci anni da allora e quegli stessi argomenti trovano un'eco nel Partito Laburista proprio mentre affronta la prima, vera, prolungata fase di impopolarità da quando il Labour è al governo. Tony Woodley, segretario generale del T&G (Transport & General Workers Union, ndr) chiede il ritorno al “classic Labour”; Neal Lawson, chair di Compass (un think tank radi...
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