2006, Numero 9
L’architrave anglo-americano
“La cosiddetta ‘special relationship’ angloamericana, colleganza tra stati sovrani che non ha eguale in tutta la storia delle relazioni internazionali, costituisce ancora oggi non solo l’architrave della convivenza internazionale di stampo liberaldemocratico inaugurata nel 1945, ma soprattutto il perno strategico indiscutibile della politica estera di Londra. Per questo l’ondata di riprovazione verso Blair per la sua stretta alleanza con Bush, non ha semplicemente senso perché significa non comprendere il cuore della realtà diplomatica occidentale”.
di Luca Bellocchio
Fare il bilancio della politica estera di un governo equivale normalmente a chiedersi tre cose: il governo in carica è riuscito a preservare o addirittura a migliorare la posizione del proprio paese nella gerarchia del potere internazionale; è riuscito a fronteggiare o contenere le principali minacce al proprio interesse nazionale; da ultimo, il paese gode di maggiore o minore considerazione nelle arene multilaterali che contano, la capacità di incidere nelle sedi che contano è aumentata o diminuita. Chiedersi queste tre cose equivale, in altre parole, a chiedersi se la potenza del paese in questione si è accresciuta e se con essa è cresciuta la capacità di tutelare e promuovere ciò che in ultima istanza davvero conta in un'arena internazionale come quella attuale - l'interesse nazionale. Orbene, la strategia adottata da Tony Blair per cercare di perseguire questi importanti vital goals, questi “imperativi strategici”, è consistita innanzitutto nel cercare di mantenere a ogni costo lo speciale legame che da oltre quaranta anni lega Regno unito e Stati uniti. Stare saldamente legati all'unica superpotenza rimasta nel sistema internazionale dopo l'implosione della Russia sovietica,...
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