2006, Numero 10
Putin e l’informazione, propaganda Soviet-style
di Va.Va
“La libertà della stampa e quella dei mass media rimane la condizione fondamentale per lo sviluppo della società e dello stato”, disse un uomo con la faccia seria al limite del tagliente nel dicembre del 2000. E siamo tutti d’accordo, questa è una verità sacrosanta: per quanto caotica possa talvolta essere l’informazione libera e democratica che dà spazio ad ogni tipo di riflessione, trasformandosi anche in un labirinto di opinioni o in un varietà di verità, non bisogna dimenticare mai che la libertà di stampa è la massima espressione della libertà d’opinione. Eppure, qualche mese prima, nel settembre, lo stesso uomo aveva firmato un documento ufficiale di novanta pagine dall’inquietante titolo Dottrina della Sicurezza Informativa, in cui si affermava: “I più gravi pericoli per la sfera politica interna sono le seguenti minacce alla sicurezza dell’informazione nella Federazione Russa: la disseminazione di informazioni false sulle politiche della Federazione Russa, delle autorità federali, degli avvenimenti che accadono all’interno e all’estero”. Com’è possibile affermare che una società fiorisce solo se la stampa si può esprimere liberamente, e allo stesso tempo porre un limite a...
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