2006, Numero 10
Una donna spacciata. Un articolo inedito
“Ana Politkovskaja racconta il suo lavoro in una sorta di testamento giornalistico che il quotidiano inglese “Guardian” pubblica una settimana dopo il suo assassinio e che era stato scritto per l’antologia di scrittori e giornalisti in prima linea, “Another Sky”, di cui English PEN sta curando l’edizione per la pubblicazione prevista nella prossima primavera del 2007. “Sono una paria. A Mosca - scrive - non mi invitano né alle conferenze stampa né agli incontri dove sia prevista la partecipazione di funzionari del Cremlino”.
di Anna Politkovskaja
“ Vivere così è orribile. Vorrei un po' più di comprensione. Ma la cosa più importante è continuare a fare il mio lavoro” Anna Politkovskaja
Fare giornalismo in Russia oggi. Parlare di Cecenia in Russia oggi. Non adeguarsi alla linea politica del Cremlino oggi. Essere uccisi oggi per una parola di troppo. Anna Politkovskaja racconta il suo lavoro e la sua vita imbrigliati dalla rete omertosa della linea politica ufficiale del Cremlino. Un testamento giornalistico, pubblicato dal Guardian il 14 ottobre 2006 e parte dell'antologia curata da EnglishPEN, Another Sky, dalla prossima primavera nelle librerie britanniche, edizione Profile Books.
“Appartengo alla più infima delle caste, quella dei paria. Questo è ciò che ho ottenuto facendo il mio lavoro di giornalista con dedizione durante gli anni della seconda guerra in Cecenia e pubblicando all'estero libri sulla vita in Russia e sul conflitto ceceno. A Mosca non mi invitano né alle conferenze stampa né agli incontri dove sia prevista la partecipazione di funzionari del Cremlino. Non si sa mai che gli organizzatori possano essere sospettati di avere delle simpatie per me.
Questo è un lato della storia. L'altro lato è che tutti i p...
| |