2006, Numero 10
La parola in gabbia
“Forse pochi lo sanno , ma sono più di mille all’anno gli intellettuali, gli scrittori e i giornalisti imprigionati, processati, rapiti, minacciati ed anche uccisi. Fondata da un gruppo di scrittori inglesi nel 1921, English PEN (Poets, Esseyists, Novelists) si occupa di loro promuovemdo campagne di denuncia e di tutela attraverso le proprie sedi sparse in tutto il mondo. Gli ultimi casi su cui PEN si è mobilitata con appelli ai governi responsabili e una rapida segnalazione delle ultime pubblicazioni”.
di Valentina Valota
Sono più di mille all'anno gli intellettuali che vengono imprigionati, processati, torturati, rapiti, minacciati e anche uccisi per aver esercitato il loro inalienabile diritto di espressione. L'associazione internazionale di scrittori, PEN (Poets, Essayists, Novelists, questo l'acronimo), dal 1921, si occupa di loro, promuovendo campagne e cercando di rendere la loro prigionia meno orribile di quanto sia. Perché vengano liberati il più presto possibile, perché vengano loro garantite condizioni di vita in cella non disumane, perché non ci si dimentichi di loro, perché l'ingiustizia non rimanga silenziosa. Perché “Free Expression is NO OFFENCE”. Aung San Suu Kyi è una scrittrice del Myanmar, tanto brava e attiva sul piano sociale e delle libertà civili che non solo è stata insignita nel 1991 del Premio Nobel, ma ha addirittura passato dieci degli ultimi diciassette anni della sua vita tra la prigione e la segregazione cellulare. Questo il riconoscimento che le è venuto dal governo del suo paese per aver difeso i diritti del suo popolo come leader della Lega Nazionale per la Democrazia. Non solo. Il governo dell'exBirmania ha ben istruito le proprie milizie affinché non si risparmia...
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