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2006,
Numero 11

Sindacati inglesi, “libertà di scelta” nei contratti

“Rispetto agli altri paesi europei, il ruolo delle parti sociali in Gran Bretagna è decisamente marginale nella giurisprudenza del lavoro e i sindacati non incidono sulle scelte del governo. Gli accordi collettivi sono la minoranza e non hanno valore legale, ma sono piuttosto “patti d’onore”. Questa per la gelosa tutela dei sindacati della propria autonomia dal governo. Più pluralismo nella rappresentanza dei lavoratori e più contrattazione articolata”.
di Malcom Sargeant

Nel suo intervento al seminario sui sistemi giuslavoristi britannico ed italiano - organizzato a Modena dal Centro Studi Internazionali e Comparati della Facoltà di Economia “Marco Biagi” - il professor Malcom Sargeant, della Middlesex University di Londra ha illustrato le caratteristiche della legislazione britannica sul lavoro e le relazioni industriali.
Seguendo lo sviluppo diacronico del sistema tradeunionista - dalla rivoluzione industriale alle riforme della Thatcher e di Blair – la relazione di Sargeant mostra la natura profondamente marginale delle organizzazioni sindacali britanniche, sia rispetto al sistema di relazioni industriali, ovvero al peso di condizionamento sulle politiche del governo.
Pubblichiamo di seguito una sintesi dell’ intervento. (s.b.)

Per capire la struttura della legislazione sul lavoro e le relazioni sindacali di un dato paese, è necessario avere ben chiara la storia delle sue relazioni industriali. Sono gli eventi del passato, infatti, che influiscono sui processi di decision-making del presente. E questo vale per l’Italia come per il Regno Unito.
È giusto che lo Stato intervenga nei rapporti tra sindacato e datore di lavoro? In che misura il Gov...