2007, Numero 1/2
Sinistra senza Socialismo
di Peppino Caldarola
La “questione socialista” sta per diventare un partito, forse. Chiediamoci perché, per poi verificare quante possibilità ha l'affermazione che ho fatto di avverarsi. Il contributo maggiore viene dal fallimento del bipolarismo all'italiana. Ciò che la Prima Repubblica aveva tagliato con un terribile colpo di maglio, non ha dato vita ad un sistema politico stabile. Il maggioritario coercitivo ha creato due coalizioni che non hanno risolto, anzi hanno aggravato, il tema della semplificazione politica. I partiti si sono moltiplicati a vista d'occhio, fino a giungere in questa legislatura alla moltiplicazione di pseudo-partiti formati spesso da un parlamentare solo. Nelle coalizioni non è cresciuto l'idem sentire, ma si sono moltiplicate le competizioni e spesso le avversioni. I due schieramenti hanno dato vita ad un conflitto fondato sul reciproco disconoscimento. Nel centro-sinistra è cresciuta una cultura emergenziale che ha trovato nel nemico Berlusconi l'unica ragione per stare assieme. L'idea di democrazia è stata legata al successo dell'uno o dell'altro schieramento. Una parte del paese ha vissuto come nemico in patria ogni volta che il risultato elettorale faceva prevalere l'altra parte. La cultura politica ha conosciuto un degrado senza precedenti.
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