2007, Numero 1/2
Ma l'Italia tira a campare
di Giuseppe Scanni
A marzo si è riunito il Consiglio Europeo. Nel prossimo mese di aprile si terrà a Baghdad una conferenza regionale sull’avvenire dell’Iraq e Washington ha confermato la sua presenza assieme a quella di due nemici giurati: l’Iran e la Siria. Il capo dei servizi segreti americani, Michael McConnell, ha dichiarato il 27 febbraio alla commissione Forze Armate del Senato che la Russia ha indurito la sua politica estera e di intelligence “per allargare il controllo statale dei settori strategici dell’economia” e per rimarcare “rivalità e antagonismo” nei confronti degli Stati Uniti. L’Iraq ha quasi definito il ruolo delle grandi società petrolifere mondiali sul suo territorio, e l’Eni – ovvero l’Italia – appare esclusa dal sistema di estradizione e commercializzazione. La lista degli impegni internazionali del nostro paese potrebbe agevolmente essere più lunga, ma è sufficiente per dimostrare il vuoto che circonda la nostra politica estera dopo il discorso del “ tiriamo a campare giorno per giorno” pronunciato dal Presidente Prodi al Senato.
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