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2007,
Numero 1/2

Invece in Italia, Bettino Craxi era un “delinquente matricolato”

“La storia ha detto che gran parte degli inquisiti di Tangentopoli erano in gran parte corruttori inventati da accuse costruite con il terrore del carcere. A differenza dei deputati britannici che hanno reagito al tentativo di scalzare Tony Blair per via giudiziaria, nel Parlamento italiano sedevano in gran parte dei vili”.
di Enzo Lo Giudice

Il disegno strategico dell’inutilità della politica  considerata pratica immorale, in  una società governabile meglio dalla tecnocrazia, nella  condizione dei mercati liberati, è risalente ai primi anni settanta, allorquando la magistratura si attribuì ufficialmente poteri di direzione delle lotte sociali. (Napoli, 1974, “ 2° congresso nazionale di Magistratura democratica).
Con il passar del tempo la società italiana è rimasta senza direzione politica.
Se vogliamo dunque capire il “che fare?” dobbiamo affidare alla storia e non ai tribunali le verità del passato e del presente.
C’è un filo rosso, anzi nero, che collega la nascita di Magistratura democratica, l’organizzazione delle grandi procure in un sistema di potere, l’uso politico del processo penale, Mani pulite e la falsa rivoluzione dei giudici.
Inizialmente la spinta popolare venne dal movimento del ’68, con le grandi lotte operaie e studentesche e all’ordine del giorno la presa  del potere da parte della classe lavoratrice.
Ed è proprio M.D. che elabora la teoria della lunga marcia attraverso le istituzioni per arrivare al governo del paese.
Con il dissolvimento del sistema sovietico e la caduta del muro di Berlino la sinistra italiana più radicale, cioè il PCI, perde la ragione storica della sua esistenza, perché si svela la propria inutilità di fronte alla supremazia generale del liberismo, in particolare del liberal socialismo, con il primato delle libertà individuali e della pretesa popolare di soddisfacimento dei diritti dell’uomo.
Tutto l’impianto politico, che si reggeva sul compromesso tra i due blocchi, crolla e si aprono grandi vuoti di potere. Berlinguer scopre la “questione morale” e la piazza viene chiamata a sostenere la lotta dei giudici contro la politica corrotta.