2007, Numero 3/4
Perché questo numero quasi interamente dedicato alla Russia? Per tre ragioni.
di Critica Sociale
Uno. La probabile vittoria di Sarkozy alle elezioni presidenziali francesi (di cui non abbiamo certezza poiché scriviamo tra il primo e il secondo turno) fa ritenere assai probabile un capovolgimento dell'orientamento fin qui tenuto dall'Europa in relazione alle due alternative riguardo al proprio futuro, “euroatlantico” o “euroasiatico”, delle quali fino ad oggi ha prevalso quest'ultima, patrocinata dall'asse Chirac-Scroeder - Putin. Il nocciolo “ideologico” di questa posizione è stato “multilateralismo dogmatico” che, come la vicenda dell'Iran dimostra, è un multilateralismo che si rivela a senso unico, occidentale, rivendicato ma per nulla praticato dai regimi totalitari. Gli Usa hanno fatto errori nella gestione del dopoguerra in Iraq e ora sono impantanati in una situazione che molti, anche negli stessi USA, vedono simile a quella del Vietnam: tuttavia nulla toglie alla svolta storica realizzata dalla presidenza Bush che ha rovesciato la prassi di una diplomazia fondata sulla realpolitik per riorganizzarla sulla base dei “valori”. (Per i critici dell'attuale presidente americano, su questa linea il Cile di Pinochet non sarebbe mai stato possibile). Oggi la linea “valoriale”...
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