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2007,
Numero 3/4

L’apprendista stregone

“Ombre sull'asse Mosca Teheran, dopo lo “strappo” iraniano verso l'ONU che ha spiazzato l'alleato del Cremlino. Nelle parole del Segretario Generale della NATO Jaap de Hoop Scheffer, “la Russia ha tutto l'interesse a condividere le nostre preoccupazioni per quello che sta accadendo in Iran” si coglie la preoccupazione di Washington e Bruxelles rispetto allo sviluppo del programma nucleare iraniano, e probabilmente si intende sottolineare come un simile timore non sia stato pienamente condiviso da Mosca negli anni scorsi.
La posizione più decisa assunta recentemente dal Cremlino a proposito delle inadempienze iraniane rispetto alle risoluzioni delle Nazioni Unite, infatti, non cancella l'ambiguità della politica russa verso la Repubblica degli ayatollah”.
di Fabio Lucchini

Nelle parole del Segretario Generale della NATO Jaap de Hoop Scheffer, “la Russia ha tutto l'interesse a condividere le nostre preoccupazioni per quello che sta accadendo in Iran”. Una affermazione sibillina per rimarcare la preoccupazione di Washington e Bruxelles rispetto allo sviluppo del programma nucleare iraniano, e probabilmente per sottolineare come un simile timore non sia stato pienamente condiviso da Mosca negli anni scorsi.
La posizione più decisa assunta recentemente dal Cremlino a proposito delle inadempienze iraniane rispetto alle risoluzioni delle Nazioni Unite, non cancella l'ambiguità della politica russa verso la Repubblica degli ayatollah. Nell'ultimo decennio, infatti, la considerazione da parte di Mosca dei numerosi interessi geopolitici e militari condivisi con Teheran, legati senz'altro all'esigenza di limitare la penetrazione ed il rafforzamento dell'influenza statunitense in tutta l'Asia Centrale ex sovietica e nel Caucaso, ha indotto il governo russo a stringere proficui rapporti di collaborazione con l'Iran. Nel corso degli anni Novanta le relazioni di Mosca con Teheran sono costantemente migliorate mano a mano che la Russia andava staccandosi dalla li...