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2007,
Numero 3/4

La sinistra col cuore a destra (al portafoglio) e il PD

“Inspiegabilmente le notizie pubblicate da importanti media sui retroscena delle trattative tra il governo italiano e Mosca che hanno portato ai recenti accordi commerciali, non hanno avuto alcuna eco. Eppure Mikhail Khodorkovskij (ex Yukos, ora in Siberia) ha spiegato bene che se per ora lo scambio tra accesso dell'Italia ai giacimenti di gas russo in cambio dell'ingresso di Mosca nella nostra rete nazionale di gas (che a differenza di Telecom non sembra godere di “italianità”) può sembrare un affare, l'opinione in proposito cambierà quando Gazprom si riprenderà (come concordato)più della metà di quello che oggi è in mano italiana.
Negli Usa lo State Controller della California ha vietato ai fondi pensione (Calpers) di partecipare a questo tipo di aste per ragioni di sicurezza nazionale”.
di Simona Bonfante

Il 4 aprile scorso, Enel ed Eni si aggiudicano, direttamente dalle mani del Cremlino, un pezzo di quella che fu la Yukos di Mikhail Khodorkovskij. Alla vigilia dell’asta il legale dell’ex magnate russo, Bob Amsterdam, giungeva a Roma per tentare di convincere il governo italiano a recedere dal proposito di sedersi alla lauta mensa con cui Vladimir Putin lo stava tentando.
Farlo, ovvero partecipare all’asta, avrebbe significato infatti rendersi complici di un oltraggio alla libertà personale e di impresa tutelate dal diritto internazionale; avrebbe significato banchettare con il frutto di un esproprio, realizzato dal regime di Putin, attraverso la confisca e la conseguente nazionalizzazione della società petrolifera Yukos, ovvero con la rimozione del suo legittimo propietario, Mikhail Khodorkovskij.
Khodorkovskij - come è noto – langue nelle galere siberiane da più di un lustro e una ancora lunga reclusione lo attende prima che i “reati”, comprovati dai processi di regime cui è stato sottoposto l’imprenditore, possano dirsi “espiati”.
Secondo Amsterdam, l’Italia si stava dunque prestando ad un gioco troppo “sporco”, condotto oltretutto in manifesta violazione delle regole imposte...