2007, Numero 5/6
Sarkozy, il Kennedy europeo
di Fabio Lucchini
Nicolas Sarkozy e John Fitzgerald Kennedy. La stampa francese ed anglosassone accostano con insistenza le figure dei due statisti in una parallelismo che potrebbe apparire quantomeno forzato. Distanti come formazione politica, estrazione sociale ed ovviamente per quanto riguarda il contesto storico ed ambientale di riferimento, i due uomini sono tuttavia accomunati dal fascino personale e, soprattutto, dalla volontŕ di rottura con il passato. Due doti rare che, se tradotte in azione politica, possono produrre cambiamenti epocali, come č avvenuto con la rivoluzione politico-culturale messa in moto negli Stati Uniti degli anni Sessanta dalla Nuova Frontiera Kennediana e poi dalla Great Society di Lindon Johnson, diretta emanazione della prima. Tanti estimatori di Sarkozy gli riconoscono la stessa tensione riformatrice, si aspettano da lui un rinnovamento culturale e gli chiedono di fornire un modello di buon governo, scevro da condizionamenti ideologici, che inauguri una nuova era di progresso per la Francia e l’Europa. Le aspettative sono grandi, non solo in Francia. Gli osservatori internazionali hanno accolto con soddisfazione e fiducia il risultato del 6 maggio scorso e la grand...
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