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2007,
Numero 5/6

L’America scopre il ragazzo Craxi. “Intelligente e anticomunista”

di Critica Sociale

Aveva fiuto politico il console generale americano a Milano, Eari T. Crain, che per conto di Washington studiava nel 1961 la situazione della metropoli lombarda, dove nel gennaio di quell’anno si era costituita la prima giunta di centrosinistra, che anticipava gli sviluppi successivi a livello nazionale. Il diplomatico Usa guardava con attenzione alla corrente autonomista del Psi, di cui apprezzava I’ intenzione di staccarsi dai comunisti. E in particolare aveva messo gli occhi su un giovane e ambizioso dirigente socialista: Bettino Craxi. La vicenda è riemersa dagli archivi di Washington grazie al professor Luigi Bruti Liberati, uno dei relatori al convegno «Milano, Anni Sessanta. Dagli esordi del centrosinistra alla contestazione», organizzato dalla Università Statale di Milano. Nel preparare il suo intervento su «Gli Stati Uniti e Milano», Bruti Liberati si è imbattuto in alcune carte senza dubbio interessanti, da cui risulta che il consolato americano seguiva in modo assiduo le vicende cittadine, nella consapevolezza di avere di fronte un importante laboratorio politico. Nel 1961 Craxi aveva soltanto 27 anni ed era assessore all’ Economato della giunta milanese. Ma Crain ne ave...