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2007,
Numero 5/6

Le prove dell’ingerenza diretta di Mosca negli incidenti di Tallinn

“In un rapporto commissionato dal governo estone al think tank ICDS si stabilisce con certezza il coinvolgimento di Mosca nella preparazione delle violenze che per una settimana hanno portato il Paese baltico sull’orlo della guerra civile. Manifestanti russi giunti da tutto il Paese su pullman noleggiati dall’Ambasciata russa e assistiti da appositi provider regolarmente vincolati da contratti con il governo russo. L’assedio dell’ambasciatore estone a Mosca condizione del suo allontanamento dal Paese”.
di S. Bon.

Cosa ha rappresentato davvero la crisi della “statua” in Estonia? E quale il ruolo giocato dalla Russia?  A pochi giorni dalla crisi che per una intera settimana ha gettato l’Estonia ad un passo dalla guerra civile, l’ICDS di Tallin, un think tank dedicato all’analisi dei temi legati alla difesa ed alla sicurezza, ha curato un rapporto che, muovendo dai fatti, fa luce sui disordini che hanno investito la capitale estone, tra la fine di aprile ed i primi di maggio. La ricerca analizza fonti ufficiali e giornalistiche, per ricostruire la dinamica di una crisi che, dalle strade della pacifica Tallinn si č spinta sino a Mosca, dove si č risolta in una pesante forma di intimidazione verso  l’autoritŕ diplomatica estone e la manipolazione degli organismi rappresentativi delle istituzioni europee, di cui l’Estonia č paese-membro dal 2004.
Il rapporto di ICDS giunge a stabilire con certezza il coinvolgimento della Russia, nella preparazione ed organizzazione della protesta. Vi sono prove del fatto che i manifestanti in Estonia fossero stati preparati “ideologicamente”, finanziati ed organizzati direttamente da Mosca. Prove del controllo diretto del governo moscovita nel presidio contro l’A...