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2007,
Numero 9/10/11

Seppero dar vita al riformismo socialista

Stretti tra conservatori alla Camera e un MO disorganizzato. Quando Turati, coadiuvato da Anna Kuliscioff, prese l'iniziativa che portò, nel 1892, alla costituzione del partito dei lavoratori italiani, Bissolati fu al suo fianco e la loro collaborazione fu essenziale, negli anni successivi, per far sì che il partito socialista si radicasse nel paese e che prevalessero nel suo seno le proposte più assennate ed adeguate a superare le grandi difficoltà di quel periodo.
Furono d'accordo nel ripudiare la politica intransigente che, in base ad un'analisi semplicistica, portava a vedere nella borghesia un unico fascio reazionario e rifiutava quindi ogni alleanza politica con gli altri partiti democratici e si fecero quindi promotori di quella svolta che indusse i socialisti a far fronte comune, nella crisi di fine secolo, con i democratici ed i repubblicani e a mostrare attenzione anche nei confronti della sinistra costituzionale, contribuendo così ad aprire la strada alla svolta liberale giolittiana.
Iniziò quindi la grande stagione del riformismo socialista, che trionfò ai Congressi di Roma (1900) e di Imola (1902).
di Maurizio Punzo

Ricordare Filippo Turati e Leonida Bissolati nel 150° anniversario della nascita significa senza dubbio rendere omaggio a due grandi figure della nostra storia, ma anche riflettere su un legame di affetto profondo, che influì sulla vita di entrambi e contribuì, nello stesso tempo, a dare al socialismo italiano quelle caratteristiche di concretezza ed insieme di alta tensione ideale che contraddistinsero il riformismo.
Bissolati e Turati furono amici fraterni per tutta la vita. Lo divennero, giovanissimi, a Cremona, frequentando lo stesso liceo ed iniziando insieme a rivolgere la loro attenzione ai problemi della società contemporanea, leggendo e discutendo di poesia, di sociologia e di economia e interessandosi sempre di più a quella che veniva chiamata la questione sociale. Leonida era culturalmente più maturo e, insieme ad Arcangelo Ghisleri, di qualche anno più vecchio di loro e già impegnato in importanti iniziative editoriali e politiche, svolse nei confronti di Filippo una insostituibile funzione di stimolo e di esempio.
Turati e Bissolati, compagni anche all’università, dove molte sollecitazioni li spingevano verso gli studi positivi e verso l’adesione agli ideali della sini...