2007, Numero 9/10/11
Celebri dichiarazioni di S. Pertini, G. Saragat, P. Nenni e B. Craxi
“Una separazione dolorosa”. “Socialismo è fraternità”. “La maggiore civiltà del riformismo”
di S. Pertini, G. Saragat, P. Nenni e B. Craxi
PERTINI: «Questa partenza è necessaria. Ma per me è anche una lacerazione» Ed io mi rivedo a fianco del maestro, sul molo, e attorno a noi muta sta la gente di Calvi. Il motoscafo si stacca. Rosselli toglie il tricolore che avevamo issato a bordo, e lo agita. E’ l’estremo saluto della patria per Turati ed anche per me. Rimanemmo sul molo finché potemmo vedere i nostri compagni. Turati aveva gli occhi velati dalle lacrime; io gli stavo vicino con il cuore stretto dall’angoscia. [...] Volle poi recarsi sulla “cittadella”. «Così,» disse, «potremo ancora vedere i nostri compagni». E infatti giunti su in alto riuscimmo a scorgere il motoscafo, che si allontanava verso l’Italia. Ci sedemmo su una panchina. Che silenzio intorno a noi. Eravamo soli con i nostri pensieri. Io ascoltavo il mio dolore e quello del maestro. Ad un tratto egli si mise a dire sottovoce versi da lui scritti nella sua giovinezza. Erano commosse parole di poesia che lo riportavano indietro negli anni, alle sue prime lotte per il socialismo al fianco della compagna di sua vita: Anna Kuliscioff. Per lei, per questa dolce e fiera creatura, quei versi erano un giorno sgorgati dal suo cuore ed ancora per lei quella sera a...
| |