Dal 1920 al 1926 la cura del coordinamento della Critica Sociale fu assolta dal vice-direttore Ugo Guido Mondolfo (che della Critica, nel 1945 sarebbe stato, come si sa, il principale animatore).
E soprattutto alla Critica, alla sua fisionomia, agli articoli da pubblicare o meno, alle questioni anche le più minute legate all’uscita della rivista, si riferiscono le circa 150 fra cartoline e lettere di quel periodo di Turati a Mondolfo ritrovate fra le carte di quest’ultimo, e di 30 delle quali si danno qui di seguito, in attesa d’una pubblicazione integrale, alcuni brani significativi.
Turati trasmetteva articoli e contributi, ne procurava, manteneva i contatti con molti collaboratori, forniva e chiedeva pareri, si preoccupava dell’aspetto tipografico, dei titoli, degli abbonamenti: e magari si offriva ancora per i lavori più minuti e noiosi («Se ti secca di correggere tu le bozze dell’Indice, fammele pure mandare a me e te le rimanderò immediatamente...
», scriveva ad esempio a fine dicembre 1920). Nel contempo dava notizie di sé, riferiva avvenimenti e episodi, esprimeva giudizi, impressioni, avanzava previsioni.
Il massimalismo, la posizione dei socialisti in parlamento, la ricer...