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2007,
Numero 9/10/11

Il Programma minimo socialista

“Relazione di Bissolati per il Congresso del PSI del 1904”
di Leonida Bissolati

Nello sbozzo di programma minimo, che viene sottoposto all’esame del Congresso Nazionale, i relatori hanno procurato di tener conto di tutte le opinioni che vennero espresse, nel partito, su l’indole, i limiti, la finalità di esso programma, di tutte le riforme e rivendicazioni già sancite nel programma minimo finora vigente, e di quello che ulteriormente, e dai relatori, al Congresso di Bologna (1897) e da altre parti, vennero proposte.
Soprattutto si preoccuparono – conformandosi alla dichiarazione votata nel Congresso di Bologna – di riallacciare le singole riforme al concetto generale del programma massimo: di riallacciare non solo con dichiarazioni estrinseche, ma con una intrinseca connessione, riflettentesi, per quanto fu possibile, nella coordinazione e distribuzione delle singole proposte.
Pei relatori, il programma minimo dei socialisti non è un centone di tutte le possibili riforme destinate a migliorare e letificare il genere umano, e di cui ciascun partito possa prendere ciò che gli par buono: non è un programma sentimentalmente umanitario. Ognuna delle riforme indicate, presa per sé, può non essere peculiarmente socialista; generalmente, anzi, esse non lo sono. Ma lo ...