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2007,
Numero 9/10/11

“L’intervento Italiano”

“Commemorazione a Cremona di Cesare Battisti (1916)”
di Leonida Bissolati

Vengono gli attacchi anche da coloro, è doloroso constatarlo, che parlano in nome di un ideale umanitario, quello stesso a cui noi consacrammo gran parte della nostra vita. Dicono costoro che l’Italia non doveva gettarsi nella guerra, ma starsene tranquilla e beata a contemplare, quasi ciò fosse stato possibile, l’oceano in tempesta dal lido sicuro, perché le moltitudini che hanno per vessillo l’internazionale e non hanno per patria “che l’umanità, mescolandosi a lotte armate, a lotte nazionali van contro i proprii interessi, van contro” i proprii ideali.
Ebbene: la risposta a costoro è semplice e pronta: l’uomo, l’italiano che in questa tragedia toccò i culmini più alti del sacrificio, e li toccò consapevolmente, volontariamente, deliberatamente, quest’uomo, Cesare Battisti, era socialista.
Socialista Egli era di pensiero, di sentimento; di azione. Uomo di studi severi, di questi Egli alimentava il suo sentimento che si espandeva e si concretava nell’azione. La scienza geografica da Lui coltivata, praticata, insegnata con l’ampio metodo di cui fu insigne maestro un altro socialista, Eliseo Réclus, Egli la volse particolarmente ad illustrare, agli occhi degli italiani, le bellezze ...