2007, Numero 9/10/11
Turati e Pertini: un legame profondo nato nel sacrificio e nella lotta
Per l’opposizione dell’allora gruppo consigliare del PCI venne rifiutato il Teatro alla Scala nel 1982 in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Turati quale sede per le celebrazioni. Con il convegno “Filippo Turati e il Socialismo europeo” si concluse l’anno Turatiano e Milano fu teatro di un importante inziativa di approfondimento politico-culturale. A questo evento prese parte ed internvenne, con un ricordo personale di Turati, il Presidente Pertini. A Bettino Craxi fu affidato il compito di dare inizio ai lavori del convegno che si svolsero, in alternativa alla Scala, nella Sala della Balla, al Castello Sforzesco. In quell’occasione il segretario del PSI ripercorse l’intera biografia del fondatore di Critica Sociale. Parlò inoltre del legame diretto ed escusivo esistente tra Turati e Pertini, considerati rispettivamente il maestro e l’allievo all’interno della scuola del riformismo socialista, esprimendosi in questi termini: “L’apostolo del movimento socialista Turati e l’eroe dell’antifascismo socialista Pertini furono fratelli nella sventura e nel sacrifico”. Al termine di questo intervento Pertini si alzò ed andò ad abbracciare Craxi. Di seguito pubblichiamo il discorso di Craxi
di Bettino Craxi
Non è senza emozione che parlerò stamane di Filippo Turati, che fu il fondatore e l’apostolo del movimento socialista e del primo partito nazionale dei lavoratori italiani, e di Sandro Pertini, eroe dell’antifascismo socialista che oggi, Presidente di tutti gli italiani, onora questo importante convegno con la sua presenza. Attraverso la rievocazione di vicende dolorose ed eroiche risalterà in modo nitido quanto fosse profondo il legame tra i due uomini, che, insieme a tanti altri valorosi, furono ad un tempo vittime di una brutale persecuzione e protagonisti di una aspra e difficile lotta ch’essi seppero sempre condurre con grande coerenza ed immenso coraggio. Nei documenti e nelle testimonianze di quegli anni terribili per i socialisti e per tutti coloro che non si piegarono di fronte alla dittatura, ritroviamo, in tutta la loro intensità e nobiltà, l’amicizia e la solidarietà che affratellò i due uomini nella sventura e nel sacrificio, li accomunò nella lotta, e li unì in quella comunità di ideali ch’essi perseguivano con fede quasi religiosa, spinti da quell’amore intransigente per la libertà e per la giustizia che rappresentarono per Filippo Turati e rappresentano per Sandro P...
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