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2007,
Numero 12

La lotta per la Democrazia nel mondo islamico

“La Nuova frontiera della libertà e la costruzione delle società civili”.
di Simona Bonfante

Dare voce al dissenso. Come ai tempi dell’Unione Sovietica, sono ancora oggi centinaia le persone perseguitate per aver osato criticare il regime. Avviene in tante parti del mondo. Avviene sempre di più in Medio Oriente. 
Dare voce ai dissidenti. È questo allora l’obiettivo della Conferenza internazionale “Fighting for Democracy in the Islamic World”, l’iniziativa che dà seguito a “Democracy & Security”, l’evento organizzato a Praga lo scorso giugno dal Prague Security Studies Institute, dall’Adelson Institute-Shalem Center e dalla FAES Foundation for Social Research and Analysis.
A Roma come a Praga i protagonisti tornano ad essere dissidenti, intellettuali e politici perseguitati nei loro paesi, personalità impegnate in prima linea nella battaglia per i diritti umani, per libertà e per la democrazia.
La conferenza, realizzata in Italia grazie all’impegno delle fondazioni Magna Carta, Farefuturo e Craxi, dall’Associazione Appuntamento a Gerusalemme e dall’Adelson Institute-Shalem Center, ha messo a confronto le voci del dissenso - intellettuali, artisti, studiosi - con quelle dei leader europei che hanno, o hanno avuto in passato, responsabilità dirette di governo e indirizzo dell...